14 commenti su “Deadly Stupid Tales #33”

  1. Tra l’altro, c’è l’autore di “26.900 lire” (nell’originale, “99 franchi”) che decide di farsi licenziare a 33 anni perché, se muore, gli pare che sia la condizione migliore per risorgere.

  2. Sicuro? Perche` a me pareva che questa data fosse stata dedotta dalle fonti che dicono che Pilato presto` servizio attorno al 29 d.C., quindi ci si basa comunque sull’idea dei 33 anni per retrodatare la nascita.

  3. No, in realtà (basandosi sulla testimonianza – dubbia – di Giuseppe Flavio) si colloca il censimento avvenuto sotto Quirinio (citato in Luca, 2) intorno al 6 a.C.; Quirinio è stato forse governatore della Siria tra il 4 e l’1 a.C., ma Gesù è nato sicuramente prima del 4 a.C., anno della morte di Erode.
    E’ probabile che il censimento sia avvenuto tra l’8 e il 6 a.C., e organizzato da Quirinio in Palestina prima di diventarne governatore.

    Sempre basandosi su Luca (cap. 3), il ministero pubblico di Gesù ha inizio nell’anno XV dell’impero di Tiberio. Tiberio succede ad Augusto il 19 agosto del 14 d.C., perciò l’anno XV va da agosto 28 ad agosto 29 (ma secondo il computo siriano va da settembre 27 a settembre 28), quindi Gesù doveva avere tra i 33 e i 36 anni.
    Luca 3, 23 sostiene che all’epoca Gesù aveva “circa 30 anni”, ma questa indicazione va intesa più come un “aveva raggiunto l’età in cui poteva parlare in pubblico”, che era appunto quella di 30 anni.
    L’interpretazione letterale della frase è quella che ha generato la collocazione della morte di Gesù a 33 anni, e che ha fatto anche iniziare l’era cristiana nell’anno 1 (753 a.U.c.), ma se applicata alla lettera non torna con la data della morte di Erode.

    Infine, la morte di Gesù avvenne nel 30 o nel 33, unici anni in cui il banchetto pasquale ebraico cadde di venerdì.
    Pilato è stato procuratore della Giudea dal 26 al 36, quindi entrambe le date possono andare bene, e in genere gli studiosi ne scelgono l’una o l’altra in base alla data che scelgono per il battesimo (che può essere nel 28 o nel 29, per quanto visto sopra).
    Perciò Gesù al momento della sua morte doveva avere tra i 36 e i 40 anni.

    In quando ad argomenti pallosi non mi batte nessuno, eh.

  4. Invece mi pare un argomento quasi-figo. Piuttosto mi chiedo quanto sia affidabile Luca come fonte. Ha tutta l’aria di essere stato scritto molto dopo, con il tono di chi sta già imbellettando una storia che gli è stata raccontata, a differenza di Matteo e soprattutto Marco che mi sembrano molto più “ruspanti”. Naturalmente per un credente questa cosa non fa molta differenza ma forse lo studio della storia dovrebbe essere abbastanza agnostico.

  5. Sulle date di redazione bisogna fare qualche distinguo. Tutti e tre i vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) attingono a una medesima fonte sugli eventi principali e la rielaborano. La stesura di Luca avviene probabilmente tra il 70 e l’80, per motivi che wikipedia spiega meglio di me, e probabilmente viene “raffinato” in modo progressivo. La stesura principale viene fatta in Grecia, probabilmente mentre Luca è al seguito di Paolo. Tuttavia gli Atti iniziano richiamando il “primo libro” scritto da Luca (cioè il vangelo), e terminano prima del martirio di Paolo. Il vangelo d’altronde riporta la profezia sulla distruzione del tempio, che è avvenuta nel 70, quindi almeno quella parte deve essere ritenuta successiva.
    In ogni modo, mi pare che Luca intenda dare una precisa connotazione storica alle vicende, anche sulla base di testimonianze probabilmente raccolte a Gerusalemme prima di partire con Paolo (la fonte doveva essere vicina a Maria, visto che cita eventi relativi a suoi parenti altrimenti non facilmente accessibili).
    Riguardo allo stile dei sinottici, Luca scrive per i greci e infatti presenta temi e argomenti paolini; Matteo scrive per gli ebrei, e infatti fa un sacco di citazioni bibliche e presenta Gesù più che altro come maestro; Marco invece, probabilmente al seguito di Pietro, scrive per i romani e infatti più che altro fa vedere i miracoli. :-)
    Matteo è molto più imbellettato di Luca, se si guarda bene, perché è veramente intriso di ebraismo e di citazioni molto dotte.

    E, per concludere, non è vero che per un credente queste cose non abbiano importanza, l’approccio alle scritture non può essere acritico e l’inquadramento storico e culturale dei brani è importantissimo per coglierne il senso e il significato.

  6. Non è che adesso passi troppo tempo a informarti sugli anni di Cristo e hai interrotto i fumetti pallosi? Vabbeh che come occupazioni si equivalgono…

  7. Questa vignetta mi fa crepare dalle risate ogni volta che la rileggo. E la rileggo, ogni tanto (e ho anche la faccia tosta di definirmi a posto con la testa).
    E’ la mia preferita in assoluto.
    Complimenti, ottimo blog!

Lascia un commento